domenica, 3 Dicembre 2017

Corso corone natalizie

Clima molto eccitato e allegro mercoledì 22 novembre alla Casa del campo di Udine.

I partecipanti arrivano con il materiale

I partecipanti arrivano con il materiale

Siamo arrivate tutte con una gran quantità di rami di pino vario, di tasso, tuia, bacche, pigne, pignette, melette, felici all’idea di trascorrere un pomeriggio fra noi per imparare l’arte del far ghirlande.

Piera ci mostra come fare

Piera ci mostra come fare

I nostri proff. Piera e Luca sono stati non bravi, di più, bravissimissimi, dimostrando grande professionalità, gentilezza, simpatia e MOLTA PAZIENZA!!!

Luca spiega come realizzare le ghirlande

Luca spiega come realizzare le ghirlande

Luca ha avuto l’arduo compito di aprire i lavori, raccontando l’origine della ghirlanda e le tecniche varie per farla. Ma era tale l’ansia di cominciare da parte di tutte che ha rivisto i tempi cominciando subito a correre da un tavolo all’altro con Piera per spiegare, far vedere soluzioni ecc…ecc… Nelle foto li si vede sempre con la testa china sui tavoli.

A metà pomeriggio si è fatta la merenda e come al solito …non ci siam fatti mancare niente.

merendamerendamerenda

E poi via fino alle sette e mezza, ciaccolando e ciaccolando, confrontandoci con i lavori fatti, mostrando con orgoglio le nostre “creature”.

Tutte al lavoroTutte al lavoroTutte al lavoro

Grazie PieraGrazie ancora ai nostri proff. che ci hanno accompagnato in questa bella avventura, prima con la chat mandandoci foto, suggerimenti, idee e spunti di lavoro e per il pomeriggio che ci hanno voluto dedicare.

Alcune foto delle ghirlande realizzate al corso

Corone Natalizie

E per “finire” ci è stato dato l’attestato di partecipazione al corso

Attestato di partecipazione al corso

Attestato di partecipazione al corso

Corso organizzato da Emanuela Alberini e Gioia Mazzilli in collaborazione con Pierina e suo figlio Luca, titolare di una bellissima fioreria a Udine “Laboratorio Floreale Nuvoli Luca”.

domenica, 26 Novembre 2017

Resoconto Incontro 15 novembre 2017

Giovedì 16 novembre 2017

Resoconto conferenza mercoledì 15 novembre 2017 Stefano Morsolin

HANAKAMI Sakura la festa dei fiori di ciliegio

Ci ha fatto proprio sognare Stefano ieri pomeriggio! Innanzi tutto perchè le foto erano tremendamente tutte rosa molto impressioniste, poi, con il cavo cambiato perchè erano sorprendenti e incantate.

I ciliegi in fiore in Giappone, ma anche a NY, a Washington, Parigi, a Bruxelles, Milano, Roma ci hanno stregato con le loro forme svariate e molteplicità di colori.

Stefano ci ha spiegato per due ore, e non sono bastate, come dire “ciliegio da fiore” sia riduttivo nelle nostre esperienze italiane e locali. Moltissimi sono le specie e le differenze, e ancora di più i complicati nomi che si assommano gli uni agli altri nell’indecisione dei botanici.

Ci ha spiegato come siano alberi facili da coltivare nei nostri terreni e climi, adattabili anche a situazioni estreme come viali e strade asfaltate, resistenti allo smog, di facile ricrescita o moltiplicazione, non sono delicati nel attecchire su terreni vari dall’argilloso al sabbioso, sono veloci nella crescita e fioritura, gradiscono mare e monti, e sopportano le gelate sui fiori (ma solo il C. Nipponica), vita lunga e sempre più rigogliosa. La mettono giù un po’ dura sul restare a lungo in vaso, essere potati troppo spesso, e trovato un luogo lì vogliono restare.

Il 90% dei ciliegi è innestato sul selvatico con tecniche diverse secondo le esigenze anche commerciali. Stefano ci ha rivelato come sta facendo degli esperimenti in questo senso per avere ciliegi che al culmine della loro formazione non necessitino di interventi a volte dannosi per alzare i rami
troppo bassi.

Fioritura esuberante tanto da nascond ere a volte tronco e rami in una nuvola grandiosa di fiori vuoi bianchi vuoi di pallidi rosa, o rosa porpora o perfino gialli. Alcuni sono incredibilmente profumati, altri forniscono foglie o frutti per bevande o dolci. Altri, per accontentare un pubblico con lunghi inverni sono dotati da eleganti e decorativi tronchi vuoi rosso striato di giallo, vuoi dorato.

Il Giappone ne ha fatto la sua pianta simbolo, noi purtroppo sfruttiamo il potenziale offerto in modo molto contenuto per ragioni legate alla poca conoscenza e alla informazione e offerta vivaistica poco generosa. A vedere la molteplicità degli usi, la duttilità delle piante per forma e colori, la circoscritta necessità di interventi, così come diffusamente spiegatoci da Stefano, l’impulso, finita la conferenza, è stato di correre a prenderne almeno una. Io l’avevo già fatto mesi fa, cooptata da Stefano e Matteo, affidandomi totalmente. Poi vi saprò dire, mi ci vorranno un po’ di anni, ma sono fiduciosa sulla mia tenuta.

Alle ore 20 si sono riaccese quasi in modo sorprendente le luci, tanto eravamo rapiti dalle visioni di masse poetiche di fiori di tante forme e colori. Fuggi fuggi generale a causa dell’occupazione della sala da altri utenti.

Grazie Stefano, ci hai spalancato un mondo fiorito di immenso fascino, storia e curiosità botanica.

venerdì, 10 Novembre 2017

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: novembre 2017

MERCOLEDI’ 15 novembre ORE 17:30
a Palmanova (UD)

Carissimi soci, grande pomeriggio di magia con la conferenza che il nostro amabile e divertente conferenziere ci terrà mercoledì 15 novembre a Palmanova.

Stefano Morsolin ci parlerà “HANAKAMI Sakura la festa dei fiori di ciliegio“.

Molti conoscono Stefano e apprezzano la sua competenza, la sua vivacità, la semplicità delle sue spiegazione e la sua tangibile passione.

I ciliegi da fiore sono molti, dal nome complicato da ricordare, dalle manifestazioni svariate. Piccoli alberi che possono arricchire giardini piccoli e grandi, con colorazioni mutevoli secondo stagione. Ma io, come molti, ne sappiamo troppo poco per poter fare una scelta oculata e preziosa per il nostro giardino.

Stefano ci aprirà la mente e ci accompagnerà in queste cernite per renderci felici, spero ci porti anche qualche esemplare.

Io ne ho appena messi 2 diversi fra loro per compensare l’ombra rubatami dalla caduta delle querce. Sono ancora fogliosi e colorati diversamente l’uno dall’altro e provengono entrambi dalla raccolta accurata che Stefano sta facendo.

E poi la “festa dei fiori di ciliegio” ci porterà in un mondo lontano pieno di fascinazione, di grande cultura ambientale; tutti abbiamo negli occhi visioni di masse bianche o rosa di tremuli fiori abitare luoghi sconosciuti, ma tuttavia a noi cari.

Stefano :facci sognare !!! A marcoledì solito orario, solita pizza, solita compagnia, quando “solito” è un vocabolo pieno di gioiosa aspettativa.

sabato, 21 Ottobre 2017

Resoconto Incontro 18 ottobre 2017

Sabato 21 ottobre 2017

Resoconto conferenza mercoledì 18 ottobre 2017 Camilla Zanarotti

“Più orto che giardino”.

Camilla Zanarotti ancora una volta non ha deluso la vasta platea dei soci del circolo, venuta a sentir parlare di un argomento importante per molti e curioso per altri.

Camilla ha una grande competenza addolcita da una travolgente passione che trasferisce a chi l’ascolta facendo sembrare tutto accessibile e facile. Il suo delizioso libro “Più orto che giardino” edizione Mondadori, rintracciabile nelle librerie, è ricco per capitoli e argomenti frutto evidente di esperienze personali.

Viene trattato con garbo un tema amico, quotidiano, studiato, sperimentato con la soddisfazione di molte vittorie. I 13 capitoli passo, passo raccontano ai neofiti, ai meno esperti e a coloro che già credono di sapere tutto come un approcio scentifico, ma anche filosofico, rendano l’esperienza di creare un orto un viaggio culturale, colturale, sociale con uno sguardo che mira ad un futuro sano e pulito della nostra preziosa terra.

Nel tuo piccolo lavorando con attenzione e curiosità puoi dare il tuo apporto alla conservazione di un mondo vegetale e animale, creando un pezzetto di biodiversità” mi sembra di aver colto questo impegnativo e grandioso messaggio nelle parole e negli scritti di Camilla. E all’insegna di questo, con cenni divertenti al suo percorso personale, Camilla ci ha parlato con profonda sapienza frutto dei suoi studi e della sua ricerca.

Non ha dimenticato la parte ludica di tutto il darsi d’affare con la terra come la relazione irrinunciabile di coordinare giardino e orto in una rapporto stretto fra lavorazione del terreno, piante amiche vuoi mangiabili vuoi utili vuoi decorative, piccoli animali preziosi da preservare, locazioni difficili, disponibilità di tempo limitate.

Ma sopra ogni cosa ha invitato a perseguire curiosità, rispetto per gli equilibri, tempo per ripensare prima di ogni intervento e in fine condivisione di esperienze e conoscenze.Questa è l’aria che percorre questo fresco e divertente manualetto da leggersi tutto di un fiato, per poi ripescarlo ad ogni dubbio o perplessità.Grazie appassionata Camilla, è fantastico ascoltarti: quasi ritorno a fare l’orto!!!

domenica, 17 Settembre 2017

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: settembre 2017

MERCOLEDI’ 14 settembre ORE 17:30
a Palmanova (UD)

E rieccoci a parlare delle nostre passioni. Mercoledì ci ritroveremo dopo questa difficile estate.
Saranno Susy e Gianni Geotti i nostri oratori, ci sveleranno molti segreti delle misconosciute e a volte trascurate e confuse ROSE MUSCATE.

Gianni ci anticipa che sono rose dai molteplici, semplici usi in giardino: generose, sane, gloriose se ben potate, spesso bistrattate e ignorate dai giardinieri perchè poco conosciute.
Credo che tutti sappiani chi sono Susy e Gianni Geotti, titolari del vivaio vivaio SusiGarden di Aiello.

Le visite al loro vivaio sono una festa per molti di noi vecchi frequentatori fedeli, una passeggiata in un giardino di delizie. Ordinato, facilmente leggibile, pieno di novità vegetali, con piante sane all’apparenza felici.

L’unico neo è che è impossibile resistergli, esci carico di piante, affascinato dalle tentazioni continue. Se non sai poi dove situarle nel giardino, poco importa tale è la gioia di aver ancora una volta catturato una preziosissima golosa novità.

L’entusiasmo di Susy e Gianni, la loro gioia nel voler trasferire un po’ della loro conoscenza, la parcezione che questo loro lavoro è una inesauribile passione rendono il loro vivaio una grande ricchezza per noi giardinieri.

Non ultima la generosità nel sostenere eventi che possano aumentare gli amanti del giardinaggio, li rende un unicum non solo nella nostra regione.

Gianni è un oratore esplosivo e entusiasta, Susy è la sua memoria botanica: due ospiti d’eccezione, con un argomento che si presenta intrigante e colmo di sorprese.

Vi aspettiamo mercoledì con il rinnovato piacere di incontrarci e di ascoltare storie appassionanti.

martedì, 6 Giugno 2017

Resoconto Incontro 17 maggio 2017

Mercoledì 26 maggio 2017

Resoconto conferenza mercoledì 17 maggio 2017 ALESSANDRA CHERMAZ

CHI CURA CHI?

Far crescere le piante ci aiuta a vivere meglio, la riabilitazione attraverso la natura.
Appassionata di piante e giardini da sempre, ha seguito dei corsi alla scuola di Agraria del Parco di Monza come garden designer, in quell’occasione per la prima volta sentì parlare della Horticultural Terapy-HT , come fare giardini accessibili a tutti, dare supporto ai disabili con tecniche di orticoltura e giardinaggio. Essendo una persona abbastanza sensibile, pensava che non fosse adatto a lei accostarsi a persone che avevano problemi e al momento non aveva preso in considerazione . Successivamente era stato aperto un centro per i malati di Sclerosi Multipla a Trieste ed era stata invitata a partecipare. Lavorando all’Istituto Regionale Rittmeyer per i ciechi di Trieste, centro per non vedenti con plurihandicap, iniziò a mettere insieme la passione per le piante e la possibilità di aiutare qualcuno attraverso le piante, “ forse questa è la mia strada,” disse, alla fine decise di andare a New York per un corso di formazione come terapista orticolturale.

Sappiamo tutti quali sono i benefici del verde:
benefici fisici – miglioramento del microclima, purificazione e qualità dell’aria, la riduzione del rumore, controllo dell’erosione…
vantaggi estetici e culturali – giardini, orti Botanici…
valori economici – il valore della casa aumenta con il verde.

Benefici psicologici e sociali – Il miglioramento delle capacità cognitive dei bambini, l’accelerazione della guarigione nei centri ospedalieri dove la vista del verde attraverso le finestre il paziente ha un recupero più veloce e meno bisogno di antidolorifici.

La riduzione dell’assenteismo alla migliore qualità del lavoro, diminuzione dello stress, diminuzione dei conflitti domestici, case e condomini con parco e giardino c’è molta meno violenza nelle famiglie, diminuzione degli incidenti stradali…

l’immagine del giardino come luogo di incomparabile bellezza per trascorrere una vita serena e felice è antichissima nella storia dell’essere umano ed ha inizio dal principio del paradiso terrestre, i giardini infatti iniziano la sua storia, come luogo di cultura, proponendo l’aspetto religioso come elemento primario infondante.

Gli alberi hanno sempre affascinato l’uomo per la loro pluri-centenaria longevità, la potenza espressa dai loro tronchi poderosi, la loro maestosa chioma, le radici che penetrano nelle inesplorate profondità della terra. Nelle antiche civiltà gli sono state attribuite caratteristiche di sacralità e dimora di Divinità immaginarie.

L’olivo è considerato il simbolo della pace presso molti popoli della terra.
Nella mitologia dei Greci, dei Romani, dei Celti e di altri popoli erano numerose le specie di alberi sacri collegati a diverse Divinità: la quercia di Zues, l’Olivo ad Atena, Il mirto ad Afrodite, il fico a Dionisio, il cipresso a Plutone.

Particolare significato è stato attribuito presso varie religioni all’albero cosmico, in alto erge le radici e in basso volge i rami. Esso è rappresentato da varie specie: la quercia presso i Galli, il tiglio in Germania, il frassino in Scandinavia, l’olivo nell’Islam, la betulla e il Larice in Siberia, il ficus religiosa in India.

Perché un giardino può curare…la risposta è semplice, all’interno del nostro organismo non c’è scissione tra corpo e mente. il giardino predisponendo al bello, alla pace, alla quiete, infonde nel nostro corpo il benessere, il medico cura la natura guarisce.(Citazione di Aristotele). Il vero utilizzo della terapia Orticulturale risale all’Antico Egitto, i medici prescrivevano alle persone con disagi mentali di camminare nei giardini dei palazzi. I primi riferimenti sono stati reperiti in un monastero Irlandese e risalgono al 1.300. Successivamente si hanno solo notizie sporadiche, fino a quando Benjamin Rush padre della psichiatria americana a fine del 700 affermò che lavorare il terreno e coltivare le piante aveva un benefico effetto sulla salute mentale. Le sue scoperte furono considerate così innovative ed efficaci che si diffusero ben presto dappertutto negli Stati Uniti ed anche in Europa. Nel 1879 il Friends Hospital installò la prima serra con scopi esclusivamente terapeutici. Nel 1959, il New York University Medical Centre, rinominato Istituto di medicina riabilitativa Rask, iniziò un programma di terapia orticolturale nella serra annessa appositamente costruita. Questo centro continua ancora oggi la sua attività ed è famoso in tutto il mondo.

L’approccio alla malattia e alla salute attraverso la medicina tradizionale rappresentano un successo della scienza moderna e contemporanea. Viviamo in una società farmacocentrica senza dubbio caratterizzata dall’eccessivo ricorso al farmaco, spesso invece di cercare al nostro interno la soluzione ai problemi, finiamo col cercare una sostanza chimica. Molti di noi soffrono di un disagio degeneralizzato misto di ansia, fatica, stanchezza, solitudine che la scienza medica non riesce a sanare. Sono in aumento le malattie psicosomatiche, il nostro primo pensiero è ricorrere ai farmaci per stare subito meglio, non possiamo permetterci di star male, per il lavoro, per la vita quotidiana dobbiamo sempre stare bene tornare subito al lavoro ed essere produttivi.

Una passeggiata nel parco, star seduti sotto un albero, ci aiuta a “staccare la spina” Ammirare un fiore con la presenza totale della mente e del corpo ci allontana dalla situazione che ci preoccupa. Da studi fatti, la sensazione di pace, tranquillità, serenità si instaura nel giro di pochi minuti. Stare all’aria aperta è un potente antidoto allo stress cronico, previene e controlla l’ipertensione. Le attività del giardinaggio, inducono al movimento e di conseguenza sono di supporto alla fisioterapia. Lavorando in giardino ci esponiamo ai raggi del sole favorendo l’assorbimento della vitamina D che ci aiuta a prevenire l’osteoporosi. Quando si lavora in giardino la mente si libera di qualsiasi problema contingente, si viene completamente assorbiti da quello che si sta facendo. Le piante hanno la facoltà di catturare l’attenzione involontaria e la mente si svia…nel giardino non esiste la fretta, il tempo ha un suo valore.

Nelle persone anziane non va trascurato l’importante effetto di stimolo che le piante danno sullo stato precario di salute e la perdita delle forze. Nelle case di riposo, persone che erano attive cadono in situazioni di depressione, avere delle piante sulla finestra è un piccolo stimolo a prendersi cura delle piante ad andare avanti…

Il contatto con la natura ci risveglia i cinque sensi, alberi, fiori e colori, che cambiano con il mutare delle stagioni ci aiutano a migliorare il senso della vista. lavorare in giardino, si favorisce cognizioni motorie e la percezione dei sensi che nella vita quotidiana stiamo perdendo, la fragranza dei fiori stimola l’olfatto. Soprattutto per chi vive in città c’è sempre un rumore di fondo, (metropolitana, traffico) fare una passeggiata nel parco ascoltare il suono del canto degli uccellini, il rumore dell’acqua che sgorga da una fontana ci aiuta a ritrovare l’udito. L’ambiente, le piante ci danno materiale per abbassare lo stress lavorativo per recuperare il tatto. La maggior parte dei bambini oggi non sanno fare le capriole, non si siedono sull’erba…
l’albero rappresenta la comunicazione tra cielo e terra, con il fusto si arriva verso l’alto e con le radici rimane ancorato alla terra. Ha l’equilibrio corpo spirito, che tutti noi dovremmo avere, piedi saldi per terra, praticità e logica, apertura mentale, duttilità e capacità di adattamento.
Nella seconda parte della conferenza, Alessandra ci ha raccontato la sua entusiasmante esperienza a New York, per diventare terapista orticolturale ed in seguito portare la sua esperienza innovativa anche in Italia ed in Europa. Ha avuto la fortuna di avere come docente Gary Linkoff, travolgente professore di botanica che andava in giro per il mondo con i suoi studenti alla ricerca di piante sconosciute e sperimentare tutte le proprietà.

Presso l’Orto botanico di Trieste, ha adottato diverse tecniche disciplinari facendo riabilitazione con l’uso della terapia orticolturale a ragazzi e persone affette da disabilità intelllettiva e mentale.

Spesso le famiglie per troppo amore diventano iperprotettive con i figli portatori di handicap, rendendoli fragili, passivi nella vita quotidiana.
Alcune discipline applicate da Alessandra in un percorso di autonomia, per stimolare, migliorare la cura di se stessi e imparare a volersi bene. Sensibilizzare le percezioni olfattiva, tattile, gustativa, uditiva…

Il gruppo di ragazzi arrivava la mattina con il pullmino, avevano iniziato a fare merenda assieme ai docenti, il che li rese molto felici .C’è stato un intervento della RAI TRE, il giorno dopo hanno visto il servizio in TV, erano tutti entusiasti, si trovavano al centro dell’attenzione. Questa è stata una bellissima esperienza.

Per sensibilizzare il tatto ha adottato delle divise di lavoro con i bottoni, il primo approccio con la terra è stato con i guanti, poi piano piano venivano invogliati a togliere i guanti e prendere contatto con le mani nella terra. Hanno imparato a riconoscere gli attrezzi, toccando imparavano a conoscere e diventava una grande soddisfazione per loro. Fare un percorso con la carriola, all’inizio vuota e su un rettilineo, poi con le piante su un percorso a curve per migliorare l’equilibrio.

L’orto Botanico dispone di circa 6.000 mq di terreno tra giardino/orto/frutteto. Alessandra aveva adottato un’aiuola vicino al confine dove i ragazzi sperimentavano il ciclo delle piante e avevano modo anche di dialogare con le persone di passaggio.

Per stimolare sempre profumi nuovi, aveva aggiunto alle solite piante aromatiche, basiilco, timo ,rosmarino, salvia, menta, melissa…altre varietà, basilico greco, timo limonato…
Aveva sostituito merendine industriali raccogliendo con i ragazzi la frutta direttamente sugli alberi recuperando il profumo e il gusto, sostituito le bibite gassate con tisane fatte con erbe aromatiche e frutti di bosco raccolte nell’orto, creando una serie di emozioni, migliorando le abitudini alimentari.

Le molte attività con le piante, imparare i nomi, ricordarsi un nome scientifico, fare un diario giornaliero delle semine, per sensibilizzare la memoria.

il ciclo delle piante, semina, cura, crescita, raccogliere i frutti, i semi, morire…
un ragazzo si era particolarmente affezionato a delle piante di pomodoro, arrivato l’autunno la pianta incominciò ad ingiallire e perdere le foglie, lui non si rassegnava a lasciarla andare, era disperato, continuava a bagnarla… la natura ha fatto il suo ciclo e lui ha dovuto accettare la situazione. Queste piccole frustazioni ci aiutano a prendersi delle piccole responsabilità, a diventare grandi.

Abbiamo terminato con l’ultimo episodio, il degrado ambientale:
in un’area molto degradata in cui c’erano solo cicche e deiezioni di cane, Alessandra ha
sperimentato un giardino misto Zen. Con molta sorpresa dopo tre anni le piante erano rimaste, il giardino era stato rispettato. Soprattutto nelle città ci sono molte aree degradate, e bisogna invogliare i cittadini a migliorare e curare anche le aiuole pubbliche. Abbiamo constatato che il degrado porta degrado!

domenica, 4 Giugno 2017

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: giugno 2017

MERCOLEDI’ 14 giugno ORE 17:30
a Palmanova (UD)

Primo avviso: L’appuntamento a Palmanova per l’incontro del mese è spostato al giorno 14 mercoledì, per favorire la richiesta del nostro conferenziere. Stessa ora e stesso luogo.

Matteo La Civita sarà il nostro intrattenitore e ci parlerà delle bulbose a fioritura primaverile. L’argomento prescelto è il risultato di richieste fatte da alcuni soci lo scorso anno durante la gita ai giardini di Gorian. Sono sorte molte domande e perplessità sul buon uso delle bulbose oltre che sulle varietà infinite di specie da poter usare con successo. Il nostro campione: Matteo, medeglia d’oro a Chelsea quest’anno, ne sa più di Bertoldo, su… tutto e le bulbose gli sono particolarmente care. Prima di diventare un golden boy, ha accettato di venire a chiarire molti quesiti e ora ci darà l’occasione di festeggiarlo a dovere. Credo che tutti ormai lo conoscono come uno dei bei cervelli esportati in Inghilterra, per fortuna spesso rientra nella sua natia Gradisca d’Isonzo per lavorare al rifacimento del suo giardino. Sappiamo dei suoi articoli su Rosa Nova, Gardenia e altro, sappiamo delle sue partecipazioni al Chelsea Flower con successi crescenti, sappiamo dei suoi progetti per giardini in Provenza, Toscana, Campania e ovviamente Inghilterra. Conosciamo le sue ricerche a Gradisca per un giardino autosufficiente senza acqua e a bassa manutenzione, e sulla ibridazione delle Peonie che coltiva e moltiplica con passione. Sappiamo del suo impegno per il Giardino Viatori pur essendo ormai residente all’estero.

Mercoledì ci rivelerà i segreti sulle bulbose di primavera, e ci potrà aiutare sulle scelte da fare in tempo per le piantumazioni di settembre, ottobre.

mercoledì, 10 Maggio 2017

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: maggio 2017

MERCOLEDI’ 17 maggio ORE 17:30
a Palmanova (UD)

Carissimi,

Il tempo passa proprio troppo veloce ho dovuto improvvisamente girare 2 fogli di calendario ed eccoci di nuovo al nostro incontro mensile.

Mercoledì 17 maggio avremo a intrattenerci Alessandra Chermaz, che pratica la garden therapy in Italia, a Trieste, con coraggio e determinazione. Una persona che ha deciso di fare la differenza usando la propria passione. Io ho avuto la fortuna di ascoltarla anni fa all’esordio del suo meritorio lavoro, ho parlato con lei a lungo più volte per l’ammirazione e l’interesse che aveva suscitato in me.

Il suo è un argomento a noi caro perchè metterà in parole e nei fatti ciò che tutti noi sappiamo in fondo al cuore cioè: quanto sia miracoloso per il nostro equilibrio fisico e mentale lavorare con le piante in giardino.

La sua chiaccherata avrà questo titolo: “Chi cura chi” Far crescere le piante ci aiuta a vivere meglio.

Tutto qua!! Lo sappiamo da sempre, ma Alessandra Chermaz ne ha fatto una professione che si rivolge ai disabili mentali e fisici. Per fare ciò è andata nel luogo dove più c’è esperienza in questo senso: negli Stati Uniti, a NY, dove si è diplomata nel 2003. Lavora a Trieste con i non vedenti, con i disabili con vari handicap usando l’Orto Botanico di Trieste come palestra per far conoscere piante e metodo di piantumazione, far scoprire la magia della crescita e esercitare il senso di responsabilità.

Ho in mente il suo entusiasmo nel raccontare dei successi, delle delusioni, delle arrabbiature con le amministrazioni, con i progettisti, degli incontri straordinari. Coinvolgenti e stimolanti le sue parole, serissima nel narrare le grandi difficoltà da lei affrontate per arrivare al grado di professionalità e sicurezza che le ha dato la certezza di saper lavorare bene.

Il suo esemplare curriculum lo conoscerete da lei, giustamente fiera dei risultati, anche professionali, raggiunti.

Voi, come me allora, sentirete che, aprendo i nostri giardini, condividendo questa nostra passione, ci adoperiamo in questo senso, per istinto e generosità ma in più comprenderete attraverso Alessandra le potenzialità infinite di quello che per noi resta ancora solo un hobby.

A mercoledì 17 maggio, solita ora 17 per chiacchere e socializzazione (e completamento delle iscrizioni), riassuntino di Luisa e Alessandra tutta per noi. Preparatevi a chiedere, chiedere, chiedere, io l’ho già fatto e non basterà.

sabato, 25 Marzo 2017

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: aprile 2017

GIOVEDI’ 13 aprile ORE 17:30
a Palmanova (UD)

Carissimi,

Fabio Giani sarà il nostro relatore che ci racconterà il mondo delle piante rampicanti: edere, lonicere, clematidi, glicini, e quant’altro possa riempire luoghi spesso difficili da mimetizzare, a volte deliziosi da riempire per rallegrare l’occhio, permetterci giochi verdeggianti con straordinarie fioriture.

Come usare queste piante, come potarle, come arrenderle alle nostre necessità, imparare a usarle al meglio senza sacrificarle a piante di secondo valore.

Ci racconterà tutto ciò e risponderà ai vostri quesiti. Nel frattempo consultate il suo sito (www.vivaigiani.it), potete già ordinargli qualcosa o altrimenti, giovedi 13 Aprile, sfruttare il suo camioncino pieno di piante in viaggio verso la Fiera ai Tergestini.

domenica, 19 Marzo 2017

Resoconto Incontro 15 marzo 2017

Mercoledì 15 marzo 2017

Resoconto dell’incontro mensile del 15 marzo 2017

L’incontro è stato preceduto da rinnovo tessere, adesioni e pagamenti delle gite proposte, quindi è stato ricordato ai soci di tenere le piante in più per donarle alla scuola steineriana di Sagrado, dove verrà fatto un giardino, e sono stati ringraziati i soci che ne hanno già portate. I soci sono stati inoltre avvertiti che la prossima riunione del circolo si terrà il 13/4, di giovedì, per facilitare il relatore Fabio Giani che parlerà delle piante rampicanti (il vivaista in quei giorni infatti sarà a Horti Tergestini); si ricorda inoltre che si terrà un’apertura straordinaria del parco Viatori per i soci del circolo il giorno venerdì 31 marzo alle ore 16 in via Forte del Bosco 28 a Gorizia, in occasione della fioritura delle magnolie.

Quindi l’arch. Francesca Tominz, che ha ottenuto un master in valorizzazione turistica dei beni ambientali e culturali con una tesi dal titolo “Garden tourism in FVG, una garden route per esplorare i giardini e il territorio”, in cui è stato citato l’evento Giardini aperti in FVG organizzato dal circolo, ha spiegato che ci potranno in futuro essere nuovi sviluppi, quali il collegamento delle visite ai giardini con le piste ciclabili, anche di Slovenia e Austria. Sta infatti lavorando nell’ambito del garden tourism, nei suoi aspetti di connessione con la natura, conoscenza, socializzazione, riposo, relax. Ha ricordato come i giardini di Merano abbiano dato impulso al turismo della zona, quindi l’ipotesi è quella di mettere a sistema giardini e parchi ed accogliere i turisti anche nella nostra regione, creando un indotto legato a un’idea di “turismo lento”, fatto di servizi, bike hotel, ciclo-officine e giardini aperti.

Poi ha iniziato la sua conferenza l’esperto di giardini storici Walter Fantuz, già presentato da Valeria via email, che ha parlato del giardino rinascimentale di Villa Lante a Bagnaia in provincia di Viterbo. Il giardino all’italiana – ha detto – è un tipo di giardino statico, ma ricco di passato. Visitando questo tipo di giardino si può immaginare quante storie siano accadute in mezzo ai viali… e ci si può sentire come attori in un palcoscenico, specie nel giardino barocco. Il percorso ideale per il parco di Villa Lante sale dal basso all’alto, dai parterre inferiori fino alla sommità, dove una sorgente proveniente dai Monti Cimini alimenta la fontana del Diluvio, simbolo di purificazione. L’architettura del luogo è ricca di simbolismo, come tutti i giardini dell’epoca. Siamo nel periodo tra il 1568 e il 1578, e il cardinal Gambara, arcivescovo di Viterbo, dà vita al parco in questione, che è uno dei più importanti e meglio conservati tra i giardini rinascimentali giunti fino a noi. Il progettista fu Jacopo Barozzi detto il Vignola che ha saputo coniugare l’aspetto architettonico con quello naturale. Villa Lante vede infatti natura e artificio a stretto contatto, nel senso che il manufatto dell’uomo si fonde con il paesaggio, ma siamo nel Rinascimento, per cui l’idea che si vuole veicolare è quella della centralità dell’uomo (a differenza dell’epoca precedente) che domina sulla natura. Ricco di significati, il progetto è costruito su più piani: vi si fondono poesia, acque, salite, nulla è a caso, ogni cosa ha un preciso significato. All’esterno del parco c’è il Barco, l’area originariamente destinata alla caccia; da qui si accede all’ingresso monumentale su cui in epoca più recente è stato collocato il simbolo della famiglia Lante della Rovere, oltre il quale si trova la fontana di Pegaso. Da qui il percorso simbolico della salvezza porta verso l’alto, i tracciati sono rettilinei, gli incroci che formano i parterre ortogonali. Si susseguono le fontane, le siepi di bosso che racchiudono le aree interne un tempo ricche di piante ed ora, trasformate dall’unione di più quadrati in vari rettangoli, racchiudono pavimentazioni di cocciopesto. L’arte barocca ha infatti portato al progetto iniziale delle trasformazioni. Il gambero, emblema del committente cardinal Gambara, si ritrova in vari luoghi; molto suggestiva è la parte dove si trova la cosiddetta “mensa del cardinale”, in cui venivano preparate tavolate all’aperto, al cui centro scorreva l’acqua per tenere fresche le portate e le bevande. Nelle opere artistiche che si susseguono troviamo riferimenti alla fedeltà per il Papato, alla vicinanza con la casata dei Medici di Firenze (fontana con Arno e Tevere) e a vari eventi dell’epoca. La pietra usata è il peperino. Alla sommità la fontana del Diluvio, da cui scendono le cascate d’acqua all’interno di un percorso la cui foggia ricorda le chele del gambero.

A Villa Lante Il parco riveste maggiore importanza rispetto alla residenza, ma poco sappiamo delle varietà botaniche che c’erano inizialmente. Il primo inventario risale al 1603: si parla di alberi da frutto, ulivi, castagni, conifere, platani e olmi. A fine ‘800, in seguito all’influsso del giardino barocco francese, vengono valorizzate le aiuole, in cui in mezzo ai bossi venivano piantati i fiori. Poi i bossi sono cresciuti e non hanno più lasciato spazio a questi ultimi. Nel 1972 La Sovrintendenza dello Stato ha posizionato il cocciopesto all’interno delle aiuole. Oggi il verde dei bossi e dei tassi è dominante, anche la pietra si è scurita con i muschi che hanno creato un effetto romantico.

Potete scaricare alcune foto del parco di Villa Lante cliccando su questo scarica il PDF con alcune foto di Villa Lante.

Saluti da Paola

lunedì, 6 Marzo 2017

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: marzo 2017

MERCOLEDI’ 15 marzo ORE 17:30
a Palmanova (UD)

Carissimi,

Oramai è consuetudine, almeno una volta all’anno invitiamo un conferenziere per parlarci della bellissima storia del giardini, soprattutto quello all’italiana e il tema di quest’anno è: “IL GIARDINO RINASCIMENTALE VILLA LANTE, TRA NATURA E ARTIFICIO“, (siamo attorno al 1570) – credo che sarà veramente entusiasmante vedere e capire questo bellissimo giardino attraverso le parole e le immagini che Walter ci proporrà…

Mercoledì 15, avremo Walter Fantuz che ho conosciuto all’Università della Terza Età di San Vito al Tagliamento quando facevo la docente di giardinaggio. Durante le mie lezioni ho sempre amato invitare un conferenziere per una ‘lezione speciale’ così con Walter abbiamo portato avanti questo binomio per diversi anni tant’è che quando, per motivi sia di salute mia che per la responsabilità di seguire mia madre ho dovuto lasciare l’UTE, Walter era la persona più idonea a prendere il mio posto. Così è stato, con mia grande gioia ha accettato l’incarico… Il seme che avevo piantato alcuni anni prima continua a crescere grazie al suo impegno.

Walter, che è esperto di computer, ad un certo punto, verso i quarant’anni, ha deciso di assecondare le sue passioni per l’ambiente, i giardini e tutto ciò che ruota attorno al ‘verde’ e si iscrive all’Università di Padova Facoltà di Agraria e Scienze Forestali. Nel 2008 è arrivata la prima Laurea di I Livello in Paesaggio Parchi e Giardini e nel 2013 la seconda: Laurea Magistrale in Scienze forestali e ambientali – Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria Università degli Studi di Padova.

Da allora ha fatto molte cose, impossibile elencarvele tutte (è un vero terremoto sempre in azione!). Oggi, oltre al lavoro, svolge regolarmente volontariato presso l’UTE di San Vito, dal 2008 segue, sempre come volontario, la manutenzione e riqualificazione del parco storico di Villa Ricchieti (Fiume Veneto) – giardino che vien aperto in occasione di GIARDINI APERTI, progetta giardini e si cimenta con nuove passioni, da pochissimo ha terminato un corso abilitativo per potare alberi di grandi dimensioni: Treeclimber!

Non mancate, mercoledì sarà veramente una serata speciale!
Vi aspettiamo numerosi

sabato, 14 Gennaio 2017

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: gennaio 2017

MERCOLEDI’ 18 gennaio ORE 17:30
a Palmanova (UD)

La conferenza di questo primo mese dell’anno sarà “Amici in giardino: le Perenni per amiche” l’accativante argomento verrà approfondito da chi delle perenni ha fatto le compagne di una vita.

Parlo di Pier Luigi Priola, nostro relatore di eccezione, che ci avvierà a un anno ricco di nuove esperienze.

Possiamo dire che le “perenni” sono un mondo a parte nell’immenso universo del nostro giardino: le adoriamo perchè fanno di qualunque giardino una tavolozza di colori durevoli per tre stagioni e più, ma restano spesso ‘queste sconosciute’.

Prima di tutto perchè sono tantissime e estremamente varie, poi perchè pur essendo di facile coltivazione, hanno alcune imprescindibili esigenze all’inizio della loro vita. Sicuramente il fatto che esse in dormienza scompaiono sotto terra e noi le dimentichiamo, zappettando forsennatamente al primo tepore nel terreno apparentemente vuoto, rende la loro vita spesso difficile, inducendoci, ignari, a cercare altrove ciò che solo loro sanno dare.

Pier Luigi ci racconterà quando, come, dove, perchè usarle, con chi accompagnarle, cosa non fare, come rispettarle e goderle nel loro massimo splendore perchè non c’è giardino che non ne necessiti, non c’è sguardo che non ne sia attratto.

Di Priola quasi tutti sanno moltissimo. Sulla sua vita che si è svolta lungo il periodo di rinascita del culto del giardinaggio nel nostro paese, ho scritto molto nel libro a lui dedicato. E’ uno dei primi che negli anni ’60 ha riconosciuto le potenzialità incredibili delle perenni e ne ha fatto il suo lavoro e la sua passione. Ha attraversato l’altro secolo conoscendo e frequentando personaggi che ancora oggi ci fanno sognare. Ha viaggiato per tutta l’Europa per imparare da chi ne sapeva di più, ripetendo ciò che gli è parso valido per migliorare il suo vivaio e la resa delle sue piante.

Priola gestisce con la sua famiglia un magnifico vivaio/scuola a Treviso, fornisce un catalogo cartaceo annuale altrettanto istruttivo, un sito www.vivaipriola.it da visitare per sognare.

Quattro volte all’anno, tre in primavera e una in autunno, organizza delle meravigliose feste con interessanti incontri/conferenze. Le visite al vivaio sono sempre possibili per fare acquisti o aggiornamenti: nuove piante perenni, dopo lunghi test compiuti nei suoi due vivai laboratorio vicino Treviso, compaiono ogni anno per sorprenderci e stimolarci.

Il resto lo saprete a Palmanova il pomeriggio di mercoledì 18 gennaio. Sarà divertente ed istruttivo perchè Pier Luigi Priola è un gran chiaccherone e sarà veramente felice della partecipazione attiva di tutti noi. Le domande e i dubbi saranno il suo giocattolo preferito. Preparatevi a stuzzicarlo, ve ne sarà grato.

Se desiderate qualche piantuzza di perenne, ordinatela, Pier Luigi ve la potrà portare. Ovviamente non aspettate l’ultimo minuto.

A mercoledì 18 ore 17:00, per quattro chiacchere tra noi e un bagno di conoscenza con Priola, subito dopo.

giovedì, 1 Dicembre 2016

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: dicembre 2016

MERCOLEDI’ 14 dicembre ORE 17:30
a Palmanova (UD)

Cari amici giardinieri,

a richiesta quest’anno abbiamo anticipato il nostro incontro Natalizio a mercoledì 14 dicembre anziché mercoledì 21.

Il conferenziere e amico che ascolteremo mercoledì a Palmanova è Matteo La Civita, silver gilt medal al Chelsea Flower Show di Londra 2016.

Dopo gli studi di architettura alla Technische Universitaet di Vienna e la laurea in ingegneria civile all’Università di Trieste, ha frequentato nel 2003 il Master in progettazione del paesaggio all’Università di Torino. Nel 2005 si è trasferito a Londra e, dopo aver completato uno stage ai Kew Gardens, ha iniziato la collaborazione con gli studi Bradley-Hole Schoenaich e TreesAssociates.

Matteo è orgoglioso di essere giardiniere e plantsman prima di essere designer, perché è convinto che nella progettazione del verde sia essenziale conoscere e lavorare con le piante, l’imprescindibile materia che definisce la forma e lo spazio dell’architettura del paesaggio.

L’argomento della conferenza sarà la regina o la principessa, a seconda dei gusti, del giardino …la peonia.

“Magnificenza circondata da mistero” scriveva nel 1993 “The Garden”, la rivista della Royal Horticultural Society, presentando un sunto dell’animata discussione che allora contrapponeva eminenti botanici riguardo alle origini e allo status botanico della peonia di Joseph Rock.

La “magnificenza” di questa peonia non sembra essere mai stata il motivo del contendere. Chiunque abbia visto o coltivato una delle piante conosciute con il nome di Paeonia rockii, Paeonia “Rock’s Variety” o Paeonia “Joseph Rock” non può che riconoscerne l’alto valore ornamentale: sontuosi fiori bianchi semplici o semidoppi con grandi macchie nere bordate di viola alla base di ciascun petalo, a contorno di una corona di stami gialli, hanno infatti guadagnato a questa vigorosa peonia la fama di essere una delle piante più ammirate e ricercate.

Il “mistero” delle sue origini ed introduzione, se proprio di mistero si vuole parlare, non ha però più ragione di esistere. In una sorta di giallo botanico Matteo ci svelerà, un po’ come faceva Hercule Poirot alla fine dei gialli di Agatha Christie, la storia della scoperta di questa peonia e della sua introduzione in Occidente, raccontandoci di esploratori, avventurieri, principi, monaci, botanici e giardinieri, lettere e foto ritrovate e posti lontani.

Appuntamento imperdibile quindi per noi appassionati giardinieri… ricordatevi!!! mercoledì 14 e non 21.

Sarà una serata ricca di gioia e convivialità, termineremo con brindisi e scambio di auguri per le prossime festività.

Buon giardinaggio

giovedì, 15 Settembre 2016

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: settembre 2016

MERCOLEDI’ 21 settembre ORE 17:30
a Palmanova (UD)

Cari amici giardinieri,

vi anticipo il programma della conferenza di questo mese, Paolo Menis (nick name Leo Poldini su Facebook), ci delizierà con foto, nomi e avventure della sua straordinaria raccolta di ninfee provenienti da tutto il mondo.

Ci racconterà come abbia costruito molti laghetti in Ospedale Civile di cui è il capo giardiniere, a casa sua, in molti giardini del Friuli affilando la sua arte di esperienza in esperienza.

Come ricorderete dovevamo andare a vedere i laghetti a casa sua a luglio, ma la stagione infelice per le ninfee ce lo ha impedito. Ritenteremo l’anno venturo, nel frattempo faremo una infarinatura teorica.

Paolo è un gran narratore soprattutto entusiasta del suo lavoro, sul suo sito Facebook potrete scoprire che le sue passioni sono anche altre: la fotografia, gli animali, le piante del deserto e dei bellissimi cassoni per gli ortaggi ad altezza braccia contro ogni mal di schiena.

Vi aspettiamo mercoledì per immergerci in acque piene di colori incredibili e inaspettati e nuotare verso nuove conoscenze.

Ciao

domenica, 17 Luglio 2016

Appuntamento mensile del Circolo Amici in Giardino: luglio 2016

MERCOLEDI’ 20 luglio ORE 17:30
a Palmanova (UD)

Cari amici giardinieri,

prima della pausa del mese di agosto, ci incontreremo ancora a Palmanova per ascoltare la conferenza dal titolo “Le rose tea e le rose cinesi“.

L’argomento è molto interessante e poco trattato e ce ne parlerà il nostro Romeo, rodologo esperto e sempre disponibile a condividere le sue notevoli conoscenze.

Cos’hanno di particolare queste rose? Sono quelle che, importate dai paesi orientali, principalmente dalla Cina, hanno di fatto sostituito le rose presenti in Europa verso la fine dell’ottocento. Sono le rose che hanno portato in dote la ricercata capacità della rifiorenza, presente fino al 1800 solo nelle rose discendenti dalla damascena bifera, come le portland.

Tea e cinesi hanno anche dato la possibilità di avere fiori con sfumature e colorazioni non presenti nelle antiche, oltre a ciò anche ad arbusti con portamenti aperti e con il fogliame giovane color rosso prugna.

Sono le rose che possono dare un buon contributo al giardino con le loro fioriture estive, resistendo al calore meglio di molte rose moderne. Alcune varietà sono molto rustiche e resistenti alle più comuni malattie e riescono a formare arbusti imponenti… si parlerà dell’evoluzione di questo gruppo di rose, un po’ sottovalutato, delle loro caratteristiche e con suggerimenti sulla coltivazione, tratti da un’osservazione continua sulle varietà presenti in giardino.

Vi aspettiamo come sempre numerosi.

Buon giardinaggio


Attenzione

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ORATORIO SAN FANCESCO, Contrada Garibaldi, 7

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