Il nostro circolo

Il nostro statuto

CIRCOLO DI GIARDINAGGIO “AMICI IN GIARDINO”

Art. 1 – Costituzione e denominazione

È costituito il Circolo di Giardinaggio denominato “AMICI IN GIARDINO”.
Il Circolo ha sede in Ruda via Verdi n.71. L’eventuale cambio di indirizzo o di sede nell’ambito della stessa regione F.V.G. non comporterà alcuna variazione né allo statuto né ai regolamenti interni. Il Circolo ha struttura e contenuti democratici: la sua durata è illimitata e la stessa potrà essere sciolta solo con delibera dell’assemblea straordinaria degli associati.

Art. 2 – Scopi e finalità

Il Circolo non ha scopo di lucro; base fondamentale dell’attività associativa è il volontariato. È vietata qualsiasi attività di tipo politico e religioso da parte dei soci all’interno del circolo pena l’espulsione da esso. Durante la vita del Circolo non potranno essere distribuiti, anche in modo indiretto o differito, avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale. Il Circolo è un ente di diritto privato senza fine di lucro, che intende uniformarsi, nello svolgimento della propria attività, ai principi di democraticità interna e della struttura, di elettività.
È un circolo di giardinaggio amatoriale che si propone di aumentare, consolidare e diffondere senza fini di lucro:
– La cultura del verde;
– La coltivazione e la conoscenza delle piante ed il loro inserimento in giardino;
– Gli aspetti culturali, storici ed artistici del giardino;
– Le visite a giardini amatoriali privati;
– Visite a giardini pubblici di particolare rilevanza storica e paesaggistica.

A tale scopo il Circolo potrà porre in essere ogni iniziativa utile per il raggiungimento degli scopi sociali, quali ad esempio: seminari, incontri tematici, riunioni, feste e quant’altro. Inoltre potrà effettuare donazioni ad associazioni con fini analoghi o connessi a quello del circolo stesso. Il Circolo potrà partecipare ad attività di altri circoli e/o associazioni con oggetto analogo al proprio e potrà programmare e realizzare eventi anche in luoghi diversi dalla sede.

Art. 3 – Risorse economiche

Il Circolo non persegue scopi di lucro, ma si basa su autofinanziamenti. È esplicitamente vietata l’assegnazione di utili, resti di gestione, distribuzione di fondi o di qualunque capitale tra i soci.
Il Circolo, ai fini fiscali, deve considerarsi ente non commerciale, secondo quanto disposto dal comma 4, art. 87, Dpr 22 dicembre 1986, n. 917.

Il Circolo trae le risorse economiche per il funzionamento e lo svolgimento della propria attività da:
a) quote associative ordinarie;
b) quote associative supplementari o straordinarie;
c) donazioni, eredità, lasciti testamentari e legati;
d) erogazioni liberali e oblazioni;
e) ogni altra entrata che concorra ad incrementare l’attivo al fine del raggiungimento degli scopi istituzionali.

I fondi sono depositati presso l’istituto di credito stabilito dal Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo delibera sulle seguenti operazioni finanziarie: apertura conti correnti bancari e postali, pagamenti e prelevamenti al fine della gestione dell’ordinaria amministrazione.

Art. 4 – Associati

Tutti i soci avranno diritto a partecipare alla vita del Circolo e dovranno presentare domanda al Consiglio Direttivo che avrà facoltà di accettarla o respingerla senza obbligo di rendere nota la motivazione, secondo i criteri dettati dal regolamento interno. La domanda sarà corredata dalla dichiarazione di accettazione dello Statuto e delle deliberazioni degli Organi Sociali. L’appartenenza al Circolo ha carattere libero e volontario, ma impegna gli aderenti al rispetto delle decisioni prese dai suoi Organi Sociali, secondo le competenze statutarie ed ha un comportamento corretto sia nelle relazioni interne con altri soci che con terzi. Tutti i soci potranno essere eletti nelle cariche sociali, senza alcun tipo di esclusione. L’eleggibilità agli organi amministrativi del Circolo saranno liberi, con il principio del voto singolo e con la sovranità dell’assemblea dei soci. Sarà data pubblicità alle convocazioni assembleari, alle relative deliberazioni, ai bilanci e ai rendiconti. Il numero dei soci è illimitato. Ai soci non è riconosciuto alcun emolumento, a qualsiasi titolo, fatto salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute e debitamente documentate. I soci hanno diritto a partecipare gratuitamente alle attività del Circolo. A copertura dei costi di particolari iniziative, programmate e promosse dal Circolo, potranno essere richieste quote di autofinanziamento straordinarie unicamente ai soci interessati ad esse. Il Consiglio Direttivo stabilisce le misure e le modalità di versamento dei contributi, nonché la durata di appartenenza al Circolo, cui i vari versamenti danno diritto.

Art. 5 – Diritti e doveri degli associati

Gli associati hanno diritto:
– di partecipare all’assemblea, se in regola con il pagamento della quota associativa e di votare direttamente per l’approvazione e le modifiche dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione;
– di conoscere i programmi con i quali il Circolo intende attuare gli scopi sociali;
– di partecipare alle attività promosse dal Circolo;
– di usufruire di tutti i servizi del Circolo;
– di dare le dimissioni in qualsiasi momento;
– qualsiasi socio può fare richiesta di partecipare, come uditore, alle riunioni del Consiglio Direttivo. Gli associati sono obbligati:
– ad osservare il presente Statuto e le deliberazioni adottate dagli organi sociali;
– ad osservare i regolamenti interni;
– a pagare la quota associativa;
– a svolgere le attività preventivamente concordate;
– a mantenere un comportamento conforme alle finalità del Circolo.

Art. 6 – Perdita qualifica di socio

La qualifica di associato si perderà:
a) per mancato rinnovo dell’adesione, mediante pagamento quota associativa;
b) per esclusione, deliberata dall’assemblea per gravi motivi.
Sono considerati gravi motivi: il mancato rispetto dei doveri statutari e regolamentari, comportamenti indegni che danneggino moralmente o materialmente il Circolo. In caso di recesso del socio in corso d’anno la quota sociale versata non verrà restituita.

Art. 7 – Quote Associative

Le quote associative sono ordinarie. Le quote associative ordinarie sono quelle fissate dal Consiglio direttivo annualmente e che costituiscono la quota di iscrizione annuale.

Art. 8 – Fondo Comune

Le quote degli associati, le entrate e i beni acquistati con queste attività costituiscono il fondo comune del Circolo. I singoli associati, durante la vita dell’associazione, non possono chiedere la divisione del fondo comune.

Art. 9 – Regolamento

Il Circolo si doterà di opportuno regolamento uniforme per quanto riguarda le modalità associative, il diritto di voto e i criteri di ammissione a socio. La quota associativa non è trasmissibile e non potrà essere considerata una rivalutazione di essa.

Art. 10 – Organi sociali

Sono organi del Circolo:

a) l’Assemblea dei soci;
b) il Consiglio Direttivo;

Art. 11 – Assemblea dei soci

L’assemblea è costituita da tutti gli aderenti al Circolo che si trovino in regola con il pagamento della quota associativa. L’assemblea è convocata dal Consiglio direttivo ed è presieduta dal Presidente o, nel caso di sua impossibilità, dal Vicepresidente o da altra persona delegata dal Presidente. Il Presidente nomina un segretario, il quale dovrà redigere il verbale dell’assemblea controfirmandolo insieme al Presidente. La convocazione è fatta in via ordinaria una volta all’anno, per l’approvazione del rendiconto contabile. L’assemblea delibera, inoltre, sulla nomina dei componenti del Consiglio direttivo. L’assemblea deve essere, inoltre, convocata quando se ne ravvisa la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati. L’avviso di convocazione dell’assemblea ordinaria, recante la data della prima riunione e dell’eventuale seconda riunione può avvenire mediante comunicato per iscritto (lettera semplice), spedito anche via fax o e-mail a ciascun interessato, a cura del Presidente del Consiglio direttivo o di chi ne fa le veci, o pubblicato nel sito Web del Circolo, in tutti i casi, almeno otto giorni prima della data fissata per l’assemblea di prima convocazione e deve contenere l’Ordine del giorno dettagliato. L’assemblea può essere ordinaria e straordinaria. Le deliberazioni dell’assemblea, sia essa ordinaria che straordinaria, sono prese a maggioranza dei voti e con la presenza di almeno la metà degli associati. In seconda convocazione le deliberazioni sono valide qualunque sia il numero degli intervenuti e delibera a maggioranza dei presenti. Ogni socio ha diritto ad un voto. Per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole dei almeno tre quarti degli associati sia in prima convocazione che in seconda convocazione. L’assemblea può essere convocata anche fuori dalla sede sociale, purché in Italia.

Art. 12 – Il Consiglio Direttivo

Il Circolo è amministrato da un Consiglio Direttivo che sarà composto da un minimo di 5 ad un massimo di 7 membri a discrezione dell’assemblea. Il consiglio è composto dal Presidente, dal Vice Presidente e da un Segretario che può anche ricoprire il ruolo del Tesoriere. Il Consiglio Direttivo. resta in carica 1 anno ed i suoi componenti possono essere rieletti. Il Presidente e tutti i componenti del Consiglio direttivo saranno eletti dall’assemblea in base alle candidature. Ove per dimissioni o altri motivi vengano a mancare due o più consiglieri, il Presidente deve convocare l’assemblea per l’elezione di un nuovo Consiglio. Il Consiglio direttivo si riunisce almeno una volta all’anno per redigere il rendiconto contabile, su convocazione del Presidente o, in sua assenza o impedimento, del Vicepresidente e quando ne faccia richiesta uno o più consiglieri. Per la validità delle deliberazioni è necessaria la presenza della maggioranza dei consiglieri in carica e le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente del Consiglio. Il Consiglio è presieduto dal Presidente o dal Vicepresidente.

Sono compiti del Consiglio Direttivo:
a) accogliere o respingere le domande di ammissione e di recesso dei Soci;
b) la stesura degli atti da sottoporre all’Assemblea;
c) dare esecuzione alle deliberazioni dell’Assemblea;
d) predisporre il bilancio preventivo e consuntivo dell’Associazione;
e) redigere i programmi di attività sociale sulla base delle linee approvate dall’Assemblea, stabilire le norme di svolgimento di ciascun evento e la relativa organizzazione;
f) fissare la quota ordinaria di ammissione e stabilire eventuali quote suppletive;
g) adottare provvedimenti disciplinari, la sospensione o l’espulsione dei soci;
h) redigere il regolamento interno la cui osservanza è obbligatoria per tutti i soci;
i) gestire l’ordinaria amministrazione; stipulare contratti di collaborazione; conferire mandati a professionisti;
j) aprire rapporti con istituti di credito e curare la parte economico-finanziaria del Circolo;
k) convocare le riunioni dell’Assemblea stabilendone il luogo.

Il Consiglio Direttivo, può altresì, delegare particolari compiti organizzativi anche a soci collaboratori. I delegati si rendono responsabili dei compiti loro affidati e si impegnano a relazionare il loro operato al Consiglio Direttivo periodicamente o a richiesta dello stesso. Le deliberazioni saranno trascritte nel libro dei verbali del Consiglio Direttivo. Le delibere del consiglio verranno inviate via e-mail ai soci che ne faranno richiesta, ma sarà compito informare tempestivamente i soci delle iniziative che interessano la totalità dei soci. Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno una volta in un semestre e ogni qualvolta ce ne sia la necessità o per richiesta di almeno due terzi dei suoi componenti. Il Consiglio Direttivo potrà convocare l’Assemblea dei soci ogni qualvolta lo riterrà opportuno. Il Consiglio Direttivo, per la promozione e la conoscenza delle attività associative, potrà rivolgere anche ai non soci, personali inviti gratuiti.

Art. 13 – Attribuzioni del Presidente

Il Presidente è il legale rappresentante del Circolo. A lui spettano la firma e la rappresentanza di fronte a terzi e in giudizio. In caso di sua assenza o impedimento, è sostituito dal Vice Presidente. Il Presidente cura l’esecuzione dei deliberati del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea; in caso di urgenza esercita i poteri del Consiglio salvo ratifica da parte di questo alla prima riunione. Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea dei soci e il Consiglio Direttivo.

Art. 14 – Il Vice Presidente

Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di sua assenza o impedimento temporaneo ed in quelle mansioni nelle quali viene espressamente delegato.

Art. 15 – Il segretario e il Tesoriere

Al segretario competono i seguenti compiti:
1) La redazione dei verbali delle sedute del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea ; i verbali devono essere sottoscritti dal Presidente e dal segretario dopo la loro ratifica e devono essere tenuti a disposizione dei soci che ne vogliano prendere visione;
2) La diffusione delle notizie e comunicazione interne e con l’estero;
3) L’aggiornamento dell’elenco dei soci;
4) La cura degli aspetti tecnico-organizzativi dell’associazione;
Al tesoriere competono i seguenti compiti:
1) La riscossione delle entrate a qualsiasi titolo;
2) L’effettuazione dei pagamenti per le spese ordinarie e straordinarie;
3) La tenuta del registro delle entrate e delle uscite;
4) La predisposizione del Rendiconto consuntivo e della situazione patrimoniale;
5) La predisposizione del Rendiconto preventivo sulla base delle indicazioni fornite dal Consiglio Direttivo.
I compiti sopra elencati possono essere effettuati da persone diverse nominate dal Direttivo Tutto quanto concerne il punto 4) della carica di segretario e i punti da 1) a 5) per la carica di tesoriere devono essere sottoposti all’approvazione del Presidente.

Art. 16 – Esercizio finanziario

L’esercizio finanziario coincide con l’anno solare, apre cioè il 1 gennaio e chiude il 31 dicembre di ogni anno. Il relativo rendiconto economico deve informare circa la situazione economica e finanziaria del Circolo in merito alle attività istituzionali svolte nel corso dell’anno. Entro 15 giorni prima dell’approvazione, il bilancio sarà a disposizione dei soci presso la sede sociale per essere consultato. A richiesta del socio potrà anche essere inviato via mail all’indirizzo del socio che ne ha fatto richiesta.

Art. 17 – Rendiconto contabile

Annualmente il Consiglio Direttivo deve redigere un bilancio consuntivo che dovrà essere approvato dai soci. Il Consiglio Direttivo convocherà l’Assemblea generale per l’approvazione del bilancio consuntivo entro il 31 marzo dell’anno successivo. La gestione del Circolo sarà controllata da un Revisore, se eletto.

Art. 18 – Modifiche dello Statuto

Il presente statuto potrà essere modificato su deliberazione dell’Assemblea dei soci, su proposta del Consiglio Direttivo o della maggioranza dei soci. Non potranno, però, essere modificati gli scopi del Circolo. Le relative deliberazioni sono approvate dall’assemblea in sede straordinaria con la maggioranza dei 2/3 dei soci.

Art. 19 – Scioglimento

Per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole dei almeno 2/3 dei soci in sede di prima convocazione che in seconda convocazione. In caso di scioglimento, cessazione ovvero estinzione del Circolo, i beni che residuano dopo l’esaurimento della liquidazione sono devoluti ad altro circolo o associazione con finalità analoghe.

Art. 20 – Norme di rinvio

Per quanto non indicato nel presente Statuto, si fa riferimento al codice civile ed alle leggi vigenti.




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ORATORIO SAN FANCESCO, Contrada Garibaldi, 7

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