venerdì, 28 Febbraio 2014

Un ricordo del professor Viatori

[di Romeo]
Al professor Luciano Viatori
Veramente un anno anomalo, per non dir di peggio, questo 2014, sembra che le piante abbiano una fretta incredibile di vegetare e andare a fiore così, girando per il giardino, vedo rose già con i boccioli, sono in anticipo di più di un mese e intanto stanno fiorendo i narcisi, crocus e primule, tutti assieme. In questa follia climatica e botanica mi fermo ad osservare la piccola magnolia che cresce davanti casa, ha i boccioli gonfi, in anticipo come tutto il resto. Se venisse il sole per un paio di giorni forse potrebbe aprire i suoi fiori. Questa magnolia è importantissima per me perchè è legata al ricordo del suo donatore, il professor Luciano Viatori, che ci ha lasciato per sempre, qualche giorno fa.

Ricordo come se fosse ieri, quando Renato venne a far visita al suo giardino, adagiato sulle colline del Carso a Gorizia, e come stavo bene attento ai loro discorsi di profondi conoscitori, appassionati del mondo delle piante. La scomparsa del prof. Viatori, per gli amici Lucio, lascia un grande vuoto tra giardinieri della regione ma credo anche di tutta Italia.

Lo ricordo per le sue battute ironiche e spesso pungenti con cui spronava vivaisti, giardinieri ed amici a non accontentarsi, a piantare di più, a sperimentare. Lo ricordo per il suo sorriso un pò malinconico con cui accoglieva i visitatori del suo giardino, gli faceva compagnia un’immancabile sigaretta. Lo ricordo per la sua sapienza con cui decantava le sue amatissime magnolie che presto fioriranno senza il loro protettore ma i loro fiori saranno testimoni di una grandissima passione ed amore per la natura, esempio per tutti.

Le immagini si riferiscono all’incontro di Renato con Lucio e a fioriture colte in momenti diversi di angoli del suo giardino.


[di Romeo]





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